Carvago amplia la propria Blacklist ed esclude dall’offerta decine di modelli notoriamente problematici

Foto: Carvago

  • Carvago aggiorna per la prima volta nel 2025 la propria Blacklist, che include modelli e versioni noti per problemi significativi
  • Dopo l’aggiornamento, sono stati rimossi dal portale Carvago altri 24.756 veicoli: dai diesel Hyundai alle lussuose Porsche elettriche
  • La Blacklist Carvago nasce dai risultati delle ispezioni CarAudit, dai reclami in garanzia e dall’esperienza del team tecnico Carvago
  • Grazie alla Blacklist, i clienti Carvago evitano acquisti rischiosi e costose riparazioni fuori garanzia

Carvago aggiorna l’elenco dei modelli considerati così problematici, da non volerli offrire affatto. In pratica, la più grande piattaforma online in Europa per l’acquisto e la vendita di auto ha rimosso dal proprio catalogo altri 24.756 veicoli problematici. Tra questi si trovano modelli a motore termico di marchi di massa, alcune ibride e anche veicoli elettrici, tra cui la Porsche Taycan.

«La Blacklist Carvago è parte del nostro impegno a fornire solo veicoli verificati, che possano continuare a soddisfare i nostri clienti anche dopo la scadenza della garanzia che offriamo sull’usato», spiega Antonio Gentile, Country Manager Carvago Italia. «Ogni modello inserito nella lista nera viene valutato con attenzione, perché riduciamo l’offerta e limitiamo la scelta per il cliente. Tuttavia, crediamo che in certi casi ne valga la pena. Il nostro controllo tecnico CarAudit verifica lo stato del veicolo al momento della vendita, ma un modello con difetto progettuale può causare costose sorprese in futuro.»

Questo aggiornamento si basa sulle esperienze più recenti raccolte dagli esperti Carvago e fa seguito all’introduzione della Blacklist avvenuta lo scorso anno, che ha escluso decine di migliaia di veicoli con motori o cambi inaffidabili. Non sono, quindi, più presenti sulla piattaforma, ad esempio, i motori EA111 del gruppo VW, le unità benzina turbo 1.2 e 1.6L del gruppo Stellantis, o i motori N47 di BMW.

Con questo approccio, Carvago aiuta i clienti a evitare, anche nel lungo periodo, riparazioni molto costose che possono riguardare tanto i motori termici quanto quelli elettrici (con costi che possono superare anche decine di migliaia di euro), o visite frequenti presso i centri di assistenza autorizzata per campagne di richiamo. Ogni veicolo moderno è un sistema tecnico complesso, sottoposto a sollecitazioni meccaniche, termiche e chimiche nel tempo. Un guasto importante può verificarsi in una buona parte dei veicoli durante il loro ciclo di vita e, soprattutto nel caso di auto usate con chilometraggio elevato, è realistico considerare questo rischio. Tuttavia, per i modelli inclusi nella Blacklist, Carvago considera tale rischio eccessivamente alto: tali veicoli sono ancora regolarmente offerti da molti rivenditori. L’analisi corrente mostra che, nei principali portali di annunci europei, sono in vendita oltre 445.000 veicoli problematici. Anche se un guasto grave (con costo superiore a 5.000 euro) colpisse solo la metà di essi, il danno complessivo ammonterebbe a diverse centinaia di milioni di euro.

La Blacklist Carvago si basa sull’esperienza tecnica del team interno, sui controlli CarAudit (obbligatori per ogni veicolo venduto tramite la piattaforma) e sui reclami in garanzia. È uno dei pilastri dell’iniziativa “acquisto sicuro” di Carvago, che dimostra come anche l’acquisto di un’auto usata possa essere un’esperienza positiva e senza rischi. L’iniziativa include il controllo CarAudit, la gestione di tutte le pratiche burocratiche, la preparazione del veicolo, la consegna a domicilio e una garanzia di sei mesi con possibilità di restituzione entro 14 giorni dalla consegna.

Esempi di modelli appena inseriti nella Blacklist Carvago

Audi e-tron

E’ il SUV elettrico di Audi che ha impressionato al suo debutto, grazie ad interni premium e un’ottima dinamica di guida. Sebbene la batteria di trazione sia stata oggetto di alcuni richiami ufficiali, Carvago non ha riscontrato problemi concreti. L’Audi e-tron è stata inserita nella Blacklist principalmente a causa di guasti ripetuti e difficilmente riparabili ai motori elettrici.

Anni di produzione: fino al 2021 incluso
Motivazioni: frequenti guasti ai motori elettrici

BMW 330e F30

La versione ibrida plug-in della precedente generazione della Serie 3 è stata elogiata per le sue doti di guida e l’integrazione fluida del motore elettrico con quello a benzina. Tuttavia, nel tempo, si è rivelato un punto debole: i cuscinetti del motore elettrico hanno una durata limitata e, ufficialmente, si può sostituire solo l’intera trasmissione, in cui è integrato il motore. In altri modelli BMW, con lo stesso schema, Carvago non ha (ancora) riscontrato problemi simili su larga scala.

Anni di produzione: senza limitazioni
Motivazioni: guasti irreparabili ai cuscinetti del motore elettrico integrato nel cambio
Altri modelli coinvolti: BMW 530e G30

Ford Focus III 1.5 EcoBoost

I motori benzina EcoBoost di Ford, con iniezione diretta e turbocompressore, sono tristemente noti per numerose gravi problematiche. Alcune derivano da manutenzione non corretta, ma ciò non cambia il fatto che Carvago ritenga il rischio per i clienti troppo elevato. Attenzione: si parla del quattro cilindri della serie Sigma. Il tre cilindri più recente, con lo stesso nome commerciale, montato su Focus di quarta generazione o Kuga di terza generazione, finora risulta soddisfacente.

Anni di produzione: senza limitazioni
Motivazioni: surriscaldamento, infiltrazioni di liquido di raffreddamento nei cilindri, degrado della cinghia immersa in olio
Altri modelli coinvolti: Ford C-Max, Ford Kuga, Ford Mondeo, Landwind X7

Hyundai Tucson 1.6 CRDi mHEV

I motori diesel Hyundai/Kia della serie “U” non sono nuovi ai classici problemi dei propulsori a gasolio, in particolare guasti al sistema di controllo delle emissioni. I tecnici Carvago riescono a rilevarli durante le ispezioni CarAudit, ma la versione mild-hybrid aggiunge un problema specifico: un sistema di tensionamento del gruppo ibrido difettoso. Se il tenditore cede, il danno meccanico al motore è grave.

Anni di produzione: senza limitazioni
Motivazioni: rischio di distruzione del motore per guasto alla puleggia del motorino d’avviamento/generatore, componenti meccanici sottodimensionati, rapido intasamento del filtro antiparticolato
Altri modelli coinvolti: Hyundai i30, Hyundai Kona, Kia Ceed, Kia Proceed, Kia Sportage, Kia xCeed

Jaguar I-Pace

Il primo veicolo elettrico di Jaguar offre una buona esperienza di guida e oggi è acquistabile a prezzi interessanti, ma non a caso. La chimica delle celle LG porta con sé numerosi rischi, incluso quello più grave: incendio spontaneo anche a distanza di ore, a veicolo fermo. Il costruttore ha tentato di risolvere il problema tramite richiami, ma in alcuni Paesi è arrivato al riacquisto dei veicoli. Il problema riguarda in particolare alcuni lotti di produzione. Carvago, come piattaforma online, preferisce prevenire ed escludere preventivamente questi esemplari.

Anni di produzione: fino al 2020 incluso
Motivazioni: persistenti problemi con la batteria di trazione, rischio di incendio

Opel Ampera (1ª generazione)

La gemella europea della Chevrolet Volt è stata estremamente innovativa per i suoi tempi. Si trattava di un’ibrida plug-in il cui motore a combustione non azionava direttamente le ruote, ma fungeva da generatore per ricaricare la batteria durante la marcia. Solo più tardi si è diffusa la definizione di “range extender”, oggi tornata di moda. I motivi per l’inserimento nella Blacklist Carvago sono in realtà semplici: dopo anni, i cuscinetti dei motori elettrici cedono e le batterie conservano solo una minima parte della loro capacità originaria.

Anni di produzione: senza limitazioni
Motivazioni: degradazione della batteria, guasti ai motori elettrici

Porsche Taycan

Tempi di ricarica rapidissimi, prestazioni eccezionali e il prestigio del marchio Porsche non hanno reso immune la Taycan, dal più grande incubo delle auto elettriche: il rischio di corto circuito nella batteria, potenzialmente causa di incendio. Secondo le informazioni disponibili, la causa principale è la stessa del Jaguar I-Pace: le celle “a sacchetto” LG. Porsche ha, quindi, imposto restrizioni alla ricarica e, in alcuni casi, richiede controlli regolari e prolungati della batteria in officina autorizzata. La risoluzione definitiva sembra essere arrivata solo con il restyling prodotto da marzo 2024.

Anni di produzione: fino al 2024 incluso
Motivazioni: persistenti problemi alla batteria di trazione, rischio di incendio
Altri modelli coinvolti: Audi e-tron GT

Range Rover Evoque TD4

I motori quattro cilindri Ingenium da 2.0 litri, benzina e diesel, hanno sostituito i propulsori Ford precedentemente utilizzati da Jaguar Land Rover. Tuttavia, col senno di poi, il nome “Ingenium” (che evoca ingegno) suona un po’ ironico: questi motori soffrono di precoce usura delle guide in plastica della catena di distribuzione, guasti ai turbocompressori e diluizione dell’olio motore con gasolio. Se non rilevata in tempo, questa condizione può causare una serie di danni meccanici gravi. Gli aggiornamenti tecnici introdotti negli anni hanno migliorato l’affidabilità, ma i primi esemplari restano i più problematici.

Anni di produzione: fino al 2020 incluso
Motivazioni: rottura della catena di distribuzione, intasamento del filtro antiparticolato, usura prematura dei cilindri
Altri modelli coinvolti: Jaguar E-Pace, F-Pace, XE, XF, Land Rover Discovery, Discovery Sport, Range Rover Sport, Velar

Volvo V60 T4

Molti, compresi gli appassionati del marchio, non sanno che il motore Ford 1.6 EcoBoost (precursore ancora più problematico del 1.5 menzionato in precedenza) è stato montato su diversi modelli Volvo tra il 2010 e il 2016. La spinta a ridurre al minimo l’attrito interno ha portato a una meccanica sottodimensionata, problemi di raffreddamento e altri difetti. Grazie a un diverso sistema di aspirazione e software, il motore funzionava leggermente meglio nei Volvo rispetto ai Ford, ma le principali debolezze strutturali rimangono.

Anni di produzione: fino al 2014 incluso
Motivazioni: crepe nelle testate, incrostazioni eccessive da carbonio, surriscaldamento, infiltrazione di liquido refrigerante nei cilindri
Altri modelli coinvolti: Ford C-Max, Fiesta, Focus, Galaxy, Kuga, Mondeo, Volvo S60, S80, V40, V60, V70

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